Richiedere permesso di occupazione suolo pubblico

  • Servizio attivo

Servizio che consente al richiedente di occupare una parte di suolo, soprassuolo o sottosuolo appartenente al demanio e al patrimonio indisponibile del Comune o di aree private gravate da servitù di uso pubblico.


A chi è rivolto

A tutti i soggetti

Descrizione

L'occupazione di suolo pubblico, prevista dal Nuovo Codice della Strada D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 artt. 20 e 26 e relativo Regolamento di Attuazione D.P.R. 16/12/1992 n. 495, permette di richiedere una Concessione onerosa per occupare un'area di suolo pubblico appartenente al demanio o al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province e quelle aree private soggette a servitù di pubblico passaggio.
L’occupazione del suolo pubblico è temporanea se la durata è inferiore a un anno e permanente se la durata è maggiore a un anno.

Come fare

L'occupazione di suolo pubblico, prevista dal Nuovo Codice della Strada D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 artt. 20 e 26 e relativo Regolamento di Attuazione D.P.R. 16/12/1992 n. 495, permette di richiedere una Concessione onerosa per occupare un'area di suolo pubblico appartenente al demanio o al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province e quelle aree private soggette a servitù di pubblico passaggio.
L’occupazione del suolo pubblico è temporanea se la durata è inferiore a un anno e permanente se la durata è maggiore a un anno.

Cosa serve

Per la presentazione della richiesta del suolo pubblico sono necessari:

  • SPID / CIE;
  • Copia del documento d'identità in corso di validità;
  • Planimetria con l'esatta indicazione dell'area oggetto della richiesta;
  • Programma dettagliato della manifestazione;
  • Elenco attrezzature;
  • Copia del piano di sicurezza.

Cosa si ottiene

La possibilità di svolgere la manifestazione negli spazi e nei modi richiesti.

Tempi e scadenze

La pratica verrà evasa entro 30 giorni dalla presentazione.

Quanto costa

L’occupazione di suolo pubblico è soggetta al pagamento dell'imposta di bollo e del tributo denominato "canone unico patrimoniale", in base al regolamento comunale, che stabilisce la disciplina e le tariffe. L’importo del tributo dipende dal tipo di occupazione, dalla superficie occupata, dal tempo di occupazione e da una serie di altri parametri, quali la dimensione del Comune e l’importanza della strada.

Accedi al servizio

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale è l'assemblea pubblica, rappresentativa di ogni Comune, ente locale previsto dall'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana. È regolato dal decreto legislativo nº 267/2000, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali". Le materie di competenza del Consiglio sono definite dalla legge. Tra le principali vi sonoː lo statuto dell'ente, il bilancio, il conto consuntivo, il piano urbanistico comunale, il piano delle opere pubbliche e le convenzioni tra gli enti locali. Il Consiglio Comunale è organizzato come di seguito:

  • Presidente del Consiglio Comunale, tradizionalmente individuato come seconda carica istituzionale del Comune dopo il Sindaco, ha autonomi poteri di direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, nonché di convocazione del medesimo. È eletto alla prima seduta del Consiglio.
  • Commissioni consiliari, hanno funzioni consultive, o di controllo, di indagine o conoscitive.
  • Gruppi Consiliari, composti da consiglieri di uno stesso orientamento politico.
  • Conferenza dei capigruppo, costituita dai rappresentanti dei vari gruppi consiliari, è presieduta dal Presidente del Consiglio. Ha lo scopo di coordinare e programmare i lavori del Consiglio.
Le sedute possono essere ordinarie, cioè quelle nelle quali sono iscritte le proposte di deliberazioni relative all'approvazione delle linee programmatiche di governo, del bilancio di previsione annuale e pluriennale e del rendiconto di gestione. Le altre sono considerate straordinarie. Possono essere pubbliche, oppure segrete, cioè senza pubblico, quando gli argomenti trattati possono ledere la riservatezza delle persone. Il voto dei consiglieri comunali di regola è palese. È segreto nel caso in cui coinvolga persone. Il consiglio comunale rimane in carica per cinque anni a decorrere dalla data dell'elezione (art. 51, comma 1, Tuel); la decadenza si ha in due casi:
  1. variazione di almeno un quarto della popolazione (fusioni di comuni, incorporazione di altro comune, distacco di una frazione) perché il consiglio non può più considerarsi rappresentativo della comunità che lo ha eletto;
  2. dimissioni della metà più uno dei consiglieri (art. 141 comma 1 lett. b n.3 TUEL), dimissioni che devono essere contestuali altrimenti opera la surroga.
Lo scioglimento infine opera per le seguenti cause:
  • quando il consiglio compie atti contrari alla costituzione
  • quando il consiglio commette gravi e persistenti violazioni di legge;
  • nel caso di gravi motivi di ordine pubblico;
  • per dimissioni del sindaco o approvazione della mozione di sfiducia da parte del consiglio nei confronti del sindaco;
  • per decadenza del sindaco a seguito di incompatibilità sopravvenuta, dichiarata dal Consiglio Comunale a completamento del relativo iter (art. 69 TUEL), viene dichiarato lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma resta in carica fino al primo turno elettorale utile, fino alle elezioni le funzioni del sindaco vengono svolte dal Vice Sindaco (art. 53 Tuel);
  • mancata approvazione del bilancio entro i termini.

Via Giuseppe Garibaldi, 2 - 95040 (CT)

Argomenti:

Pagina aggiornata il 27/06/2025

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